Bar Crystal Cafè

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• The Breakfast Review

  Facciamo una premessa: al Bar Crystal Café ci vai perché lavori in zona. O ci capiti per sbaglio. Punto. Non è il genere di locale che merita una traversata della city solo per fare colazione e uscirne felici. È l’unico bar di via Pomponazzi, ecco tutto. Detto questo, non vogliamo certo offendere nessuno, abbiamo provato di peggio. I proprietari sono gentili, il prezzo nella media, il caffè non brilla ma non è male, e ciò che più conta: il cappuccino è buono. Questo va riconosciuto. Te lo preparano anche “to go”, ovvero nel bicchierone di cartoncino con tanto di coperchietto di plastica, modello anglosassone per intenderci. Altra nota di merito va alla presenza – non costante, diciamo frequente anche se un po’ random – di deliziosi mini muffin e frolle, prese da una panetteria vicina, come ci confessa la proprietaria. Le torte, invece, le fa lei: non sempre ha tempo, si giustifica, e si tratta sempre di crostate alla marmellata o semplici torte al cacao , ma fatte in casa, buone, e a un prezzo più che ragionevole: 1 euro la fetta. Come un normale croissant. Non abbiamo mai capito, in effetti, perché nei locali “chic” una fetta di qualsivoglia banale torta debba costarci quanto 3 brioche, dato che la quantità è pressoché identica. Prendiamo un cappuccino e un mini muffin al cioccolato, e la nostra colazione ci soddisfa, alla modica cifra di 1,80 euro. Dopo i pro, ecco i contro. Uno: il locale è tristissimo. Uno sgabbiotto di vetro con un bancone piantato nel mezzo e anonimi tavolini che ci orbitano intorno. Frigo per bibite in bella mostra… in un freezer campeggia persino un enorme sacchetto di brioche surgelate! No, no, no, no. No. Due: i croissant. Gli orridi cornetti, industriali e surgelati, di una marca non meglio identificata, sono davvero pessimi. Qualunque gusto prendiate, il ripieno è sempre una poltiglia cremosa, indigesta e stucchevole, in quantità eccessiva. Abbiamo provato, nel tempo, il pistacchio e il lampone. Niente, stesso risultato: non ci sono dentro, rispettivamente, pasta di pistacchio e marmellata di lampone, no: c’è una massa collosa di crema aromatizzata al pistacchio e lampone. Tre: le foto di Biagio Antonacci alle pareti sono il colpo di grazia. Va bene che abita nella via, ma di fare colazione con un santino del cantante che ci fissa dal muro non ci va, grazie. A noi piace il rock’n’roll.

  June 27, 2015, 2:40 am

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