Blue Ginger
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Peccato per la zona (la vista è quella della circonvallazione) perchè il menù e i prezzi sono davvero fantastici. La proprietaria è davvero disponibil…
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Ci vado per mangiare il pad thai che è davvero molto buono, per il resto i prezzi sono un po' alti però alcuni piatti sono particolari e presentati mo…
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Non mi ha dato alcuna emozione. Sarò la solita voce fuori dal coro. Sarà che a me, dopo un po' che ero lì, le fatiche dell'architetto Mendini hanno co…
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Blue Ginger is open for Casual Dining. Blue Ginger serves Fusion and Asian dishes. Incorrect or missing information? Make a report, or claim the restaurant if you own it!Details
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5 Reviews on “Blue Ginger”
Peccato per la zona (la vista è quella della circonvallazione) perchè il menù e i prezzi sono davvero fantastici. La proprietaria è davvero disponibile e cordiale. Merita anche per la scarsa attesa. Il mio piatto preferito è il Riso saltato alla Blue Ginger. Davvero da provare almeno una volta per una pausa pranzo.
Ci vado per mangiare il pad thai che è davvero molto buono, per il resto i prezzi sono un po’ alti però alcuni piatti sono particolari e presentati molto bene. Da provare.
Non mi ha dato alcuna emozione. Sarò la solita voce fuori dal coro. Sarà che a me, dopo un po’ che ero lì, le fatiche dell’architetto Mendini hanno cominciato a stancarmi. Rifacimento dell’ambiente con minima spesa, spero per la cordiale Elena. Mi sembrava di essere all’asilo, con tutti quei colori infantili e geometrie da kindergarden. Ma non m’interessa più di tanto dirvi che l’ambiente-afosissimo in una giornata di fine luglio e con l’aria condizionata al minimo- non mi è piaciuto. Avevo aspettative troppo alte sul cibo. Il servizio è stato confuso e non coordinato. Hanno portato a me ben due piatti insieme-involtino fresco e zuppa thai – mentre chi era con me stava a guardare. Involtino buono ma che andrebbe servito con la sua salsina d’ordinanza di aglio e peperoncino. Non qui. Siamo ricorse alla salsa di soia per dargli quel piccolo brivido di cui era privo. La mia Tom Yum Kung era buona, forse la migliore mangiata in Italia, ed è il motivo, insieme alla cordialità della proprietaria, per cui do 2 punti. I ravioli speciali: tra 3 tipi ordinati solo uno era eccelso: quelli neri con ripieno di branzino (terzo punto). Gli altri 2 (mirtilli e altri di cui non ricordo il nome) buoni ma subito dimenticati. L’insalata di mare tiepida della mia amica: gusto blando, uso di gamberetti surgelati. Idem per il mio misto mare piccante. Primo, non era piccante. Secondo, i gamberetti, l’unico gambero e l’unica cicala di mare erano privi di alcun sapore. Idem per le verdure che li circondavano. Ovvio l’uso di glutammato di sodio per conferire sapore e di maizena per addensare: non sciolta a dovere, si nascondeva nei calamari, lasciando in bocca strane texture farinose. Addio, mia cara Regina Elena. Ho mangiato meglio a Chinatown.
Cucina fusion asiatica per questo locale molto colorato, dove poter gustare un ottimo sushi ma anche diversi piatti di cucina thailandese, con accento su specialità street-food tipicamente orientali. Il locale si presenta in veste informale, con un arredamento minimal e contemporaneo. Consigliatissimo per una cena sia di coppia che con amici amanti della cucina orientale per variare sul tema nel corso della serata. Personale molto gentile e disponibile, prezzi adeguati alla qualità delle materie prime e della creatività dei piatti.
In una zona che non brilla particolarmente per qualità dell’offerta ristorativa il Blue Ginger è un oasi felice. L’ambiente è molto bello e colorato, mette buon umore solo a vederlo e le sedute sono davvero comodissime. Il servizio è impeccabile e la titolare oltre ad essere molto gentile e disponibile è una vera e propria enciclopedia umana sulla cucina asiatica. Questo locale infatti propone una cucina cinese contemporanea ma non mancano mai piatti provenienti dalla tradizione gastronomica thailandese e giapponese.  Ho assaggiato un buon mix delle tre cucine offerte nel ricco menù e non sono rimasto mai deluso. Il signature dish del ristorante è l’anatra alla Blue Ginger, una lenta cottura con mango e noci che ne esalta la naturale tendenza dolce, buonissima! C’è poi una selezione di street food asiatico davvero notevole che spazia dalle deliziose focaccine thailandesi con cipollotti ai classici ravioli cinesi dalla sfoglia sottilissima ed un delicato ripieno di gamberi. Ci sono oltre 60 piatti fra antipasti, primi, secondi e zuppe per cui c’è solo l’imbarazzo della scelta. I prezzi sono decisamente onesti e la cucina anche nelle ore di punta riesce a tenere un buon ritmo.  L’ unica cosa che ho trovato un po’ sotto tono sono i dolci, ma è quasi una consuetudine nella ristorazione asiatica. Particolarmente ampia è invece la carta dei vini che spazia da nord a sud della penisola, bollicine comprese. E’ un posto che consiglio ed in cui tornerò sicuramente più volte.