Siciliah

3 Reviews on “Siciliah”

• Gloria Di Blasi

  Piatti con materie prime di qualità, alcuni ingredienti di presidio slow food che si possono acquistare nella bottega. Cibo gustoso. Non tutto il personale è cordiale.

  April 28, 2020, 7:57 am

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• Debora Di Santi

  Pranzare da Siciliah vuol dire concedersi una vera e propria evasione dal grigiore milanese per ritrovarsi in un’oasi mediterranea circondati da colore, calore e tanta passione per il cibo e l’ospitalità. Appena arrivati la prima cosa che colpisce, prima ancora di varcare la porta d’ingresso, sono i due volti di uomo e di donna ispirati ai soggetti delle famose ceramiche di Caltagirone e dipinti a mano libera su vetro da una giovane artista siciliana. Gli stessi soggetti si ritrovano ritratti su canvas anche all’interno delle due sale del locale. Il resto degli interni è tutto sui toni del bianco e dell’arancio e sembra rievocare i riflessi dei raggi di sole di un caldo mezzogiorno siciliano.Il locale, di per sé, nasce come temporary restaurant in occasione di Expo 2015 come vera e propria vetrina per tutti i produttori agricoli consorziati nel Gal Elimos che raggruppa piccole realtà produttive biologiche e/o biodinamiche della provincia di Trapani. Di fatto l’80% dei prodotti somministrati e venduti al pubblico dalla pasta all’olio extravergine d’oliva fino alle birre e ai vini sono tutti di origine trapanese.Il menù è strutturato in modo tale da avere una parte variabile di piatti del giorno e una parte fissa di proposte per la cena. Predominano, ovviamente, i piatti a base di pesce. Si può iniziare il proprio pasto in tutta leggerezza con una selezione di tartare, carpacci e cruditè di pesce per proseguire con uno dei primi classici della tradizione siciliana-trapanese, in particolare le busiate servite con cozze, vongole o astice e l’intramontabile pasta alla Norma. Immancabili, tra i secondi di pesce, il tonno in crosta di pistacchio, le sarde fritte, il pesce spada scaloppato e i gamberi rossi di Mazara in cialda di patate. Io per il mio pranzo ho puntato su un branzino al pane aromatico annaffiato da un ottimo calice di vino bianco. Ma la sorpresa più inaspettata è stata la carrellata di dolci arrivati alla fine: cannoli ripieni al momento, cassatine di ricotta fritte alla trapanese e sorpresa delle sorprese cous cous dolce con uvetta, miele, e mandorle a lamelle, irresistibile. Consiglio vivamente di farci un salto, anche solo per la pausa pranzo e non abbiate fretta di provarlo entro la fine del mese perché la Regione Siciliana ha deciso di lasciare questo piccolo gioiellino in eredità ai milanesi anche dopo la fine di Expo 2015. Non vi resta che affinare i palati e concedervi una vacanza in Sicilia non spostandovi troppo dal cuore della vostra Milano.

  April 4, 2020, 10:30 am

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• Camilla Rocca

  Ristorante classico di cucina trapanese senza grosse pretese ma con pesce fresco del giorno, tutto ciò che trovate si può comprare ma deve essere siciliano doc

  February 6, 2016, 2:40 am

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